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SARAH RULLI - Nata a Lanciano (CH) nel 1984, è diplomata in flauto traverso presso il Conservatorio L.D’Annunzio di Pescara ed è laureata con lode in Scienze Politiche Internazionali presso la Lumsa di Roma. Dopo aver conseguito a pieni voti il Diploma Triennale di Alto Perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese, si perfeziona con esponenti di vertice del flautismo italiano ed europeo come Bruno Cavallo, Patrick Gallois, Carlos Bruneel, Emily Beynon e Andrea Oliva. Nel 2006 è primo premio al Concorso di Musica per Giovani dell’Unione Europea “G.B.Pergolesi” di Acerra (Na), e nel 2008 si classifica seconda al Concorso Internazionale di Musica “Città di Fasano” (Br).
Collabora assiduamente con l’Orchestra Giovanile Internazionale “F.Fenaroli” di Lanciano, con l’Orchestra del Teatro “U.Giordano” di Foggia e con l’Orchestra Sinfonica di Pescara, suonando sotto la direzione di direttori quali Marcello Bufalini, Bruno Aprea, Bruno Bartoletti, Donato Renzetti, Lior Shanbadal, Ovidiu Balan. Debutta come solista nell’agosto 2008, eseguendo il Concerto di F.Devienne con la Moldavian National Chamber Orchestra; ancora in qualità di solista, si esibisce nell’ambito del “Festival Martisor” di Kishnev (Moldavia), presso il Palazzo delle Nazioni Unite a New York con “I Solisti Aquilani”, sempre a New York con l’Ensemble du Mond presso la Merkin Hall-Lincoln Center, e presso la Sala Nervi del Vaticano alla presenza di S.S.Benedetto XVI. Gli studi musicali siano affiancati costantemente da quelli storico-politici e dalla progettualità in ambito organizzativo: dall’organizzazione di masterclass musicali all’estero, all’attività di assistente presso la Direzione Artistica del Teatro dell’Opera di Roma, la sua figura di flautista si affianca a quella di Presidente dell’Associazione Abruzzese Amici della Musica.
La sua passione per le lingue straniere (parla correntemente olandese, francese ed inglese) e per il teatro d’opera la portano recentemente ad intraprendere una nuova attività in qualità di voce recitante per esportare progetti di “opera da camera” all’estero.
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